Cortometraggio realizzato nell'ambito delle iniziative del Miur "In campo contro il razzismo" e "I giovani ricordano la Shoah".
Maggio 2020.
Diffidenza, preconcetti, odio, razzismo, antisemitismo: tutti sentimenti che i bambini non conoscono e non sviluppano mai istintivamente, a meno che a "plagiarli" non sia la società che li circonda, intrappolata in schemi e sistemi deleteri e pericolosi. Insegnare ai ragazzi che occorre sempre mantenere alta l'attenzione e combattere contro i soprusi anche quando ad essere coinvolti non siamo noi direttamente è un passo importante per garantire un futuro basato sull'integrazione e sull'accettazione dell'altro.
1° posto ex aequo (insieme ai cortometraggi "La prima cosa" e "La forza nascosta" realizzati dallo stesso istituto) al concorso internazionale di multimedialità, video cinema e scuola "Premio centro culturale casa A. Zanussi" anno 2019-2020.
Su questo cortometraggio è stato pubblicato un post sulla pagina dell'Ufficio Antidiscriminazioni Razziali-Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La nota poesia di Bertold Brecht che denuncia i rischi dell'apatia di fronte alle manifestazioni di odio, viene reinterpretata dai ragazzi e utilizzata come spunto per una riflessione: davvero non ci siamo ancora stancati di crearci tutti questi problemi da soli? Perchè dobbiamo continuare a ripetere gli errori di chi è venuto prima di noi?
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